Si sa che il vino è estremamente amato e apprezzato da sempre, con una storia che si intreccia con culture, tradizioni e riti sociali. Tuttavia, come accade spesso con ciò che suscita tanto fascino, attorno al vino sono nati molti miti che rischiano di confondere. In questo articolo proveremo a smontare alcuni dei miti più comuni sul vino, facendo chiarezza su ciò che è vero e cosa no.
Mito 1: "più vecchio è il vino, meglio è"La verità: non tutti i vini migliorano con il tempo.
Molti credono che ogni bottiglia di vino diventi automaticamente migliore con l'invecchiamento. In realtà, solo una piccola percentuale di vini è progettata per essere conservata a lungo. Buona parte dei vini prodotti oggi (quasi circa il 90%) è pensata per essere consumata entro pochi anni dalla vendemmia.
Alcuni vini rossi più corposi come ad esempio i nostri Foja D'Or Riserva e il Foja, ma anche certi vini bianchi come il Riesling, hanno un potenziale di invecchiamento grazie alla loro struttura, acidità e tannini, che si evolvono nel tempo. Tuttavia, un Vermentino leggero o un rosato fresco, se conservati troppo a lungo, rischiano di perdere il loro carattere e la freschezza.
In conclusione non è bene giudicare la qualità di un vino in base alla sua età. La maggior parte dei vini è migliore se consumata giovane, ma soprattutto nel momento giusto.
Mito 2:"Il vino rosso si beve solo a temperatura ambiente"
La verità: la temperatura giusta dipende dal tipo di vino.
L’idea che il vino rosso vada servito sempre a temperatura ambiente deriva da un’epoca in cui le abitazioni non erano riscaldate come oggi. In realtà, molti vini rossi esprimono il meglio se serviti leggermente più freschi, intorno ai 14-18°C, a seconda del loro corpo e struttura.
Non c’è una regola universale. Adatta la temperatura al tipo di vino per degustarlo al meglio.
Mito 3: "il vino bianco non invecchia"
La verità: alcuni vini bianchi hanno un ottimo potenziale di invecchiamento.
Sebbene molti vini bianchi siano pensati per essere consumati giovani, ci sono eccezioni. Riesling o Chardonnay invecchiati in botti di rovere e vini bianchi dolci come il Sauternes possono evolvere magnificamente nel tempo, sviluppando complessità e profondità.
In conclusione direi che i bianchi non vanno sottovalutati per quanto riguarda l'invecchiamento. Alcuni possono stupire con la loro capacità di evolversi.
Mito 4:"il vino rosso non si abbina al pesce"
La verità: alcuni vini rossi sono perfetti con il pesce.
L’abbinamento cibo-vino non è una scienza rigida. Sebbene i vini bianchi siano generalmente preferiti con il pesce, ci sono eccezioni. I nostri vini rossi leggeri e poco tannici, come il Solo Rosso o il Rosso del Gallo si sposano bene con piatti di pesce ricchi, come il salmone o il tonno.
Mito 5:"solo i vini più costosi sono buoni"
La verità: il prezzo non è necessariamente sinonimo di qualità.
Il prezzo del vino può essere influenzato da diversi fattori, come la rarità, il brand, il marketing e i costi di produzione. Ciò non significa che un vino meno costoso di altri sia automaticamente di scarsa qualità.
Esistono vini eccellenti prodotti da piccoli vignaioli o in regioni meno conosciute, che offrono un rapporto qualità-prezzo straordinario.
La qualità di un vino si valuta dal gusto, non solo dal prezzo esposto nell’etichetta.
Il mondo del vino è ricco di sfumature e varietà, e il nostro consiglio per la prossima volta che scegli una bottiglia è di lasciarti guidare dai tuoi gusti e non dalle leggende.
Brinda alla verità e scopri nuove esperienze enologiche!