La domanda non è scontata quanto può sembrare, infatti in molti pensano che il vino rosso sia di quel colore perché lo si produce da uve nere, ma non è esattamente così.
Effettivamente esistono uve nere e uve bianche, ma aprendo gli acini la polpa internamente è chiara per ogni tipo di uva. Inoltre vini bianchi come il conosciutissimo Champagne francese sono ottenuti da un insieme di uve a bacca bianca e a bacca nera.
Fatta questa doverosa premessa ecco i tre fattori che determinano il colore del vino rosso:
1-La macerazione delle bucce.
Quando gli acini vengono spremuti le bucce vengono lasciate in infusione nel mosto, e la colorazione del vino inizia già in questa fase.
2-Il loro tempo di permanenza nel mosto
Nei vini bianchi la separazione delle bucce dal mosto avviene subito.
Nei vini rosati la separazione delle bucce dal mosto avviene dopo qualche ora.
Nei vini rossi la separazione della bucce dal mosto avviene dopo settimane.
3-Gli antociani.
Si tratta di pigmenti responsabili della colorazione di differenti vegetali compresa l'uva. La concentrazione di antociani dipende dalle diverse tipologie di vitigno determinando le sfumature e l'intensità del colore del vino rosso.
Non tutti i toni di colore rosso nel vino rosso sono uguali e in base alle loro sfumature li si possono distinguere.
Il rosso porpora è una caratteristica dei vini rossi giovani, con più acidità e tannini.
Il rosso rubino è riscontrabile nei vini di media evoluzione, con equilibrio di tannino e acidità.
Il rosso granata è tipico dei vini invecchiati.
Il rosso aranciato è caratteristica dei vini con un lungo invecchiamento.
Lo sapevate?